Bari Piano Festival e Bifest, tributo ad Ennio Morricone. Il Pianista Arciuli:«Orgogliosi di questa collaborazione»

Bari Piano Festival e Bifest, tributo ad Ennio Morricone. Il Pianista Arciuli:«Orgogliosi di questa collaborazione»

31 Agosto 2020 0 Di Cinestorie

Due pianoforti sul palco del Bari International Film Festival per l’ultima serata. Sullo schermo una foto simbolica di Mario Monicelli ed Ennio Morricone in una immagine bellissima di Ennio che aiuta Mario a scendere la scaletta del teatro Kursaal di Bari dove si è svolta nel 2009 l’edizione pilota del bifest, Per il cinema italiano.

È così che è stato introdotto dal direttore artistico del Bifest Felice Laudadio con il direttore artistico del Bari Piano Festival, il concerto pianistico tributo ad Ennio Morricone. 

Un concerto molto particolare nelle mani di Gilda Buttà, pianista che ha suonato in tutte le colonne sonore di Ennio Morricone e Cesare Picco pianista improvvisatore ed intellettuale della musica. Insieme hanno suonato ed elaborato alcuni dei temi più famosi ma anche meno famosi di Morricone.

Salgono sul palco per i saluti finali ed i ringraziamenti per questa edizione speciale del bifest il direttore di Apulia Film Commission Antonio Parente e la presidente Margarethe von Trotta che di Morricone ricorda come scelse le musica per uno dei suoi film Il lungo silenzio:«Mi invitò a scegliere le musiche del film e nel suo salotto il pianoforte mi sembrava come un’isola nel mare. Suonò per me dieci opere e mi disse che potevo scegliere quelle che volevo. Io scelsi 5-6 opere tra quelle suonate e lui mi rispose che erano proprio quelle che aveva composto per questo film. Così gli chiesi perché mi aveva suonato anche gli altri e mi rispose che aveva sempre la musica nel suo cassetto e magari mi sarebbero piaciute però era contento che avessi scelto proprio quelle lì».

«Ringrazio le istituzioni per la cooperazione e l’armonia – spiega Antonio Parente –  Quest’anno non è stato per niente semplice. Questo risultato rimarrà nella storia di questa città. Ringrazio Margarethe von Trotta per tutti i suoi aneddoti raccontati in questa settimana e voglio ricordare due persone che Felice Laudadio ci ha portato a Bari ed hanno reso questa manifestazione molto particolare, Pietro Coccia e Raffaella Fioretta, persone che ci hanno insegnato il mestiere». 

«Abbiamo deciso insieme – spiega Laudadio – che la serata finale del bifest che coincideva con la serata finale del Bari Piano Festival svolta negli stessi giorni del bifest, trovasse un momento di sintesi per segnalare ancora una volta l’incrocio tra forme diverse ed espressioni diverse culturali tra il cinema e la musica, anche perché la musica è parte integrante del cinema e viceversa. In più avevamo preso un impegno molto forte con tutti voi quando abbiamo annunciato le attività che avremmo svolto per Ennio Morricone e con Emanuele abbiamo trovato un accordo che sposa insieme lo spirito del bifest e lo spirito del Bari piano Festival».

«Naturalmente quando abbiamo saputo della coincidenza del bifest con il nostro Festival – spiega Emanuele Arcieri – molto più piccolo e più giovane le cui date erano già state fissate non potevamo ovviamente modificarli abbiamo pensato Invece potesse essere una magnifica occasione per collaborare in fondo il pubblico che noi guardiamo con cui cerchiamo di interloquire è sostanzialmente lo stesso. Il pubblico di persone che ama leggere, andare al cinema e questo pubblico a Bari ha dato ancora una volta una prova magnifica non solo di entusiasmo e di generosità perché siete stati tantissimi qui al bifest e tantissimi da noi. Certo, avevamo dei vincoli quest’anno che ci hanno impedito di avere più pubblico però siamo riusciti a fare due Festival uno più grande ed uno più piccolo nello stesso periodo dando tra l’altro una prova di straordinaria maturità rispettando tutte le regole che purtroppo sono imposte in questo periodo». 

A cura di Guerino Amoruso

Foto di Raffaella Fasano