Bifest, Luca Gasparini:«Dedico il premio all’accoglienza che mi ha dato la città di Bari»

Bifest, Luca Gasparini:«Dedico il premio all’accoglienza che mi ha dato la città di Bari»

26 Agosto 2020 0 Di Raffaella Fasano

Nella serata di ieri sul palco dell’Arena di piazza Libertà è stato conferito il premio Roberto Perpignani per il miglior montaggio a Luca Gasparini, il film è un film di genere horror The Nest di Roberto De Feo.

Il regista Marco Spagnoli  prima di chiamare sul palco Luca Gasparini  ringrazia ancora una volta il pubblico che come sempre premia questo festival al chiuso e all’aperto «Una sorpresa – spiega Spagnoli – che per noi non era scontata. Per questo festival non ci sono precedenti in quello che è successo quindi vedere tutti quanti di sera e di giorno è qualcosa che veramente fa ben sperare per la ripartenza del cinema».

«Noi consegniamo uno dei premi che la giuria del bifest – continua Marco Spagnoli – ha attribuito ai film in concorso legati alle uscite dell’anno nel cinema italiano. Il film è fortunatamente un film di genere si chiama the Nest. Questo mi fa piacere perché vuol dire diversificare la produzione cinematografica».

«Sono stato entusiasta – spiega Gasparini – di affrontare questo genere che non conoscevo perché in passato ho montato film drammatici, commedie, documentari. Mi sono trovato di fronte a un regista esordiente di talento che tra l’altro ha  girato in una maniera molto classica, secondo me usando gli archetipi del genere horror in maniera intelligente e raffinata fatta in una maniera classica. Il montaggio di fatti non è particolarmente horror è un montaggio di stampo classico. Non è un montaggio esibito come può succedere in genere in questi film che hanno montaggi frenetici inseguimenti o sparatorie. Questo è un film che piano piano conquista e spaventa e soprattutto spaventa. Dedico questo film all’accoglienza che 30 anni fa mi fece la città di Bari che mi accolse in maniera generosa e meravigliosa aprendomi nuovi orizzonti».

A consegnare il premio Il critico cinematografico Enrico magrelli