LaCapaGira, Minuicchio e Pasquale vent’anni dopo

LaCapaGira, Minuicchio e Pasquale vent’anni dopo

1 Settembre 2020 0 Di Cinestorie
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LaCapaGira, Minuicchio e Pasquale vent'anni dopo
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Con la proiezione del film LaCapaGira si è concluso, domenica 30 agosto, il Bari International Film Festival. Vent’anni dopo si ritorna a parlare di questo lavoro d’esordio del regista Alessandro Piva e si riflette con lo sceneggiatore Andrea Piva su come siano cambiate le storie di malavita barese alle prese con il gioco d’azzardo, la droga ed il contrabbando delle sigarette, in città e nelle periferie dalla fine degli anni ’90 ad oggi.

Al pubblico in piazza della Libertà Alessandro e Andrea raccontano gli esordi e le difficoltà per realizzare e produrre questo film in questi anni difficili anche per il cinema italiano.

«Vent’anni fa – spiega Alessandro Piva – non è stato facile esordire con il cinema, così come ancora oggi. Avendoci provato con le modalità più tradizionali avevo capito che sarei invecchiato come aspirante giovane regista e allora ho forzato un po’ i tempi chiedendo soldi in prestito e vendendo anche il mio studio di montaggio. Abbiamo girato questo film nel ’99 e non era un anno eccellente per il cinema italiano. A parte le solite e pochissime eccezioni, era un periodo un po’ di basso impero. Li chiamavamo i film dell’articolo 28, si trattava di un fondo ministeriale che dava un po’ a pioggia i soldi a tutti. I film erano tutti uguali servivano solo a far arricchire qualche produttore e quindi il pubblico si stava allontanando dal cinema italiano. Ho chiamato mio fratello Andrea che aveva una caratteristica, giocava a biliardo e frequentava le bische, soprattutto una in particolare di questa città, il Tic Tac, oggi non esiste più ma allora si trovava in via Amendola. Mi raccontava di questi personaggi Borderline e si cimentava con i suoi primi racconti. Aveva scritto una raccolta di poesie ed io avevo capito che aveva del talento da vendere, così gli ho chiesto di scrivere questo film velocemente spingendo sul pedale estremo del dialetto e della voce reale di questa città. E così è nata la prima versione scritta di questo copione che si chiamava Gira, la capa gira. Andrea aveva questi personaggi incredibili che raccontava quotidianamente quando tornava a casa e la prima versione del film era come un classico greco o latino. Per avere un po’ di supporto produttivo ho cercato di portare la sceneggiatura a Roma, il testo originale in barese aveva la traduzione a fronte come l’Iliade, ci hanno preso per pazzi ovviamente. Ho chiuso dunque il capitolo cercare soldi altrove e l’abbiamo girato con due lire».

Sul palco con Alessandro e Andrea, Dino Abbrescia e Paolo Sassanelli, interpreti dei personaggi Minuicchio e Pasquale, scherzano con il pubblico ricordando alcune scene girate in città. In platea alcuni attori del cast Pinuccio Sinisi, Nicola Pignataro, Rosalba Partipilo e Francesco Fiore. Un applauso caloroso al ricordo del regista per gli attori Manrico Gambarota, Nino Barbarese e Teodosio Barresi scomparsi in questi ultimi vent’anni.

«A me è venuto facile concepirlo così il film – spiega Andrea Piva – perché non venendo dall’ambiente del cinema non avevo regole e per me era naturale raccontare la prima cosa che mi venisse in mente e in quel periodo era quello, chi mi conosceva allora sapeva che io lo facevo anche per scherzare, mi sembrava assurdo che qualcuno avesse creduto a questo scherzo che io stavo facendo ad Alessandro ed a tutti quanti. Bestemmiavo con gli amici in barese stretto imitando gli amici miei dell’altro mondo, perché vivevo in due mondi differenti, il biliardo e l’università».

«Forse il merito di questo film – sottolinea Alessandro Piva – è l’essere arrivato in un momento importante, utile, un momento in cui bisognava rivoltare un po’ le carte e LaCapaGira ci è riuscito sicuramente grazie anche alla scelta del cast che non è stato neanche troppo difficile da trovare. Avendo scritto e preparato un progetto molto legato al territorio non dovevamo fare un casting in giro per l’Italia qua a Bari dovevamo trovare gli attori».

«Piva ci fece leggere la sceneggiatura dicendo che era il suo primo film in assoluto. Ci chiese che ruolo volevamo interpretare e così decidemmo per Minuicchio e Pasquale».

Per chi ha visto in piazza la versione de LaCapaGira, restaurata dalla cineteca di Bologna, avrà notato qualche piccola variazione dalla versione originale che tutti hanno conosciuto. «Tra qualche mese – conclude Alessandro Piva – organizzeremo un altro evento interamente dedicato al film». Intanto, forse, si pensa alla realizzazione de LaCapaGira 2 ma questo lo scopriremo nei prossimi mesi.

Guarda il video integrale della presentazione condotta dal giornalista Fabio Ferzetti

A cura di Guerino Amoruso

Foto di Raffaella Fasano