Bari, Approdo Urbano al Bonaccia Festival

Bari, Approdo Urbano al Bonaccia Festival

23 Luglio 2020 0 Di Redazione

Parole, immagini e suoni per raccontare la voce dei venti e le loro scie. Si è svolta ieri la prima edizione del Bonaccia Festival, un evento organizzato dall’associazione culturale Malta di Geris promotrice del progetto Approdo Urbano. Un’ azione per rendere partecipi i cittadini alla vita culturale della città attraverso arte e socialità con lo scopo di creare sempre di più quel senso di appartenenza alla nostra terra.  Il festiva è stato itinerante ed ha costeggiato il lungomare di Bari Imperatore Augusto dove sono stati presentati 7 venti in 7 performance artistiche e multidisciplinari per esplorare proprio quello che sarà nei prossimi 18 mesi Approdo Urbano. Come scenografia oltre quella naturale del mare c’erano grandi lettere in cartapesta sui frangiflutti, realizzate dagli abitanti della città vecchia e gli acquerelli esposti ad opera dall’autore Francesco Scotto, per riprodurre suoni onomatopeici come fosse lo stesso mare a parlarci.

 Il vento di Grecale è stato presentato attraverso una decorazione con colore oscillante di Michele Tota e Francesco Quadrato.

Il vento di Maestrale raccontato con una poesia di Francesco Scotto “Il segno del Maestrale”.

Il vento di Libeccio invece è stato affidato all’improvvisazione del compositore e batterista Walter Forestiere attraverso suoni sintetici, percussioni e registrazioni ambientali.

Per il vento di Scirocco Letizia Cobaltini ha letto una sua poesia, “Il Vento”. Un incontro tra oriente e occidente rappresentato da un intreccio di tessuti animato da Anita Marmoreo per il vento di Ponente.

Il teatro di strada per il vento di Levante con le esibizioni della compagnia Cineforum rappresentata da Renato Curci ed Antonella Vittore

E per finire una pittura collettiva per il vento di Tramontana a cura di Maria Pierno.

Presenti al Festiva l’assessore alle politiche educative e giovanili Paola Romano e il presidente del municipio 1 Lorenzo Leonetti.

«Grazie ai fondi europei – spiega Romano – siamo riusciti a sostenere delle iniziative di innovazione sociale nei quartieri partendo da l’idea di base che i cittadini e le associazioni culturali possono prendersi cura del proprio quartiere meglio di chiunque altro, perché lo conoscono, lo amano e sanno mettere insieme le persone. È da questa idea, da questo concetto, sono nate 86 idee che illuminano la città è che adesso finalmente dopo il periodo della pandemia stanno sbocciando. Approdo Urbano racconta l’animo del progetto, avvicinarsi alla città a due passi dal mare per far sì che le persone vivano l’arte nella città vecchia».

«Queste iniziative culturali – conclude Leonetti – rappresentano il primo municipio rappresentano la baresità e questo evento valorizza uno dei luoghi più belli della del Comune di Bari un luogo dove tra l’altro amministrazione sta investendo tantissimo».

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