Discorso del presidente Alessandro Ambrosi:«La Fiera del Levante è uno dei simboli più forti della Città di Bari»

Discorso del presidente Alessandro Ambrosi:«La Fiera del Levante è uno dei simboli più forti della Città di Bari»

2 Ottobre 2020 0 Di Redazione

Presidente del Consiglio, rappresentanti del Governo, Presidente Emiliano, Sindaco Decaro, autorità civili, militari e religiose, signori e signore, benvenute e benvenuti alla 84a edizione della Fiera del Levante.

Bentornato Prof. Giuseppe Conte

Quella che oggi ci apprestiamo a inaugurare, non è una Campionaria come le altre.

E’ la Campionaria della Ripartenza.

Una parola, ripartenza, di per sé evocativa di tante cose, una fra tutte però: la forza di volontà, quella che è alla base di tutto ciò che deve riavviarsi.

Di forza di volontà ne ha esercitata tanta in questi mesi il Presidente Conte, insieme al Presidente Mattarella, a tutte le forze istituzionali, a tutti i corpi intermedi per fronteggiare i colpi bassi di un nemico sconosciuto che ha ucciso milioni di persone in tutto il mondo, e decretato, altresì, la scomparsa di milioni di imprese.

Imprese – non mi stancherò mai di ripeterlo – che equivalgono non solo a fatturati ma anche a posti di lavoro e quindi alla tenuta sociale delle nostre tante comunità.

Le imprese hanno rispettato il lockdown, come lo hanno rispettato gli italiani, attenendosi alle disposizioni governative per contenere la diffusione del virus.

Mettere in sicurezza un’impresa non è semplicissimo: è molto impegnativo e soprattutto dispendioso.

Ma i nostri imprenditori lo hanno fatto, continuano e continueranno a farlo. Con grande senso di responsabilità.

La pandemia è una macchina della verità ha scritto qualcuno. Non soltanto ha rivelato chi siamo; ci ha consentito di pensare anche chi potremmo essere, migliori si spera, perché abbiamo imparato qualcosa che non potremmo più dimenticare: a fidarci delle competenze e a esercitare il buon senso comune.

Di forza di volontà e “coraggio” si è armata anche la Nuova Fiera del Levante che, nonostante gli scenari incerti, non ha voluto sottrarsi all’appuntamento con questa 84.a edizione della Campionaria garantendo le migliori condizioni di sicurezza e organizzandosi per supportare la campagna vaccinale regionale antinfluenzale.

Ringrazio i partner bolognesi per la fiducia accordataci; il loro know how è il nostro obiettivo, un esempio da innestare sulla consolidata tradizione imprenditoriale, culturale e storica del nostro territorio.

Ringrazio il Consiglio e la Giunta della Camera di Commercio di Bari, i collaboratori ed i consulenti della Nuova Fiera del Levante, il Comune di Bari e la Regione Puglia che hanno condiviso questa sfida. Ma soprattutto ringrazio le imprese e le associazioni di categoria: Grazie.

Senza di voi, la Campionaria non avrebbe ragione di esistere

Lo scorso anno abbiamo lanciato un messaggio: “NonabbiamounPianetaB” per i nostri figli, per i loro figli e per chi verrà dopo di loro.

Quest’anno, abbiamo avvertito la responsabilità di aggiungere un segnale preciso alla nostra comunità, soprattutto ai più giovani: un segnale di fiducia nel futuro che sta diventando sempre più complesso.

Un futuro che è possibile e non può che avere radici solide nella storia delle nostre città e nei suoi luoghi più simbolici.

La Fiera del Levante è uno dei simboli più forti della Città di Bari.

Avevamo il dovere di non fermarci, di dimostrare che si può reagire alla paura in modo operoso e costruttivo, perché così ha fatto chi ci ha preceduto in momenti altrettanto difficili della nostra Storia. Lo stesso oggi tocca fare a noi che non vogliamo tirarci indietro, e che invitiamo i nostri giovani a lottare sempre con tutte le forze che hanno a disposizione per costruire e ricostruire. Con coraggio, convinzione e generosità, pensando sempre a chi verrà dopo di loro.

Il futuro non deve essere percepito come un’utopia, una nebulosa di difficoltà e di incertezze, adesso purtroppo anche sanitarie, ma deve diventare una visione chiara, una prospettiva concreta dell’avvenire personale, lavorativo e professionale di ciascuno di loro.

Un futuro in cui possa davvero valere il merito, in cui si possa essere premiati per l’impegno negli studi, nelle specializzazioni, ed in cui i talenti possano essere riconosciuti e valorizzati nel Paese in cui sono nati: l’Italia.

Un futuro che sia fatto, sempre più, di collaborazione fra pubblico e privato, di politiche innovative, moderne, sostenibili e che, soprattutto, non lasci indietro nessuno.

L’epidemia scatenata dal Covid-19 ci ha mostrato il volto più brutto della globalizzazione ma allo stesso tempo ha fatto riemergere, nel bene e nel male, le geografie, ridato protagonismo ai territori e mostrato la necessità di ispirarsi a modelli economici più a misura d’uomo, capaci di affrontare le sfide del nostro tempo.

Le pandemie fanno parte della storia dell’umanità, ma ne fa parte anche il progresso.

La medicina, la scienza, le nuove tecnologie sono dalla nostra parte, ma dobbiamo tenere ben presente che la natura non chiede permessi e quindi la prevenzione è strategica come il tempo: non possiamo farci trovare nuovamente impreparati e indifesi.

In Puglia e nel Mezzogiorno l’emergenza coronavirus, nel primo trimestre del 2020, ha prodotto un calo del Pil del 4% circa, contro il 5% a livello nazionale (Fonte Banca d’Italia).

Un calo che ha interrotto un quinquennio di crescita, non poderosa ma costante, che aveva consentito di recuperare un terzo dei 10 punti di prodotto persi durante la grande recessione del 2008-2013.

Nel primo semestre 2020 l’export è calato di 552 milioni , meno 12%, rispetto al medesimo periodo del 2019; particolarmente grave nell’insieme la dinamica del manifatturiero, con 640 milioni in meno di export, ma 47 milioni in più per l’agricoltura e 35 milioni in più per l’industria alimentare; abbiamo importato il 24% in meno.

Qualcuno potrebbe dire che ci poteva andare peggio…… forse, ma sappiamo tutti che l’impatto più grave della crisi si concretizzerà verosimilmente alla fine del 2020 e in tutto il 2021; saranno quindi i parametri dei prossimi bilanci delle imprese a raccontarci bene cosa è avvenuto e cosa accadrà ancora.

Occorre tener conto degli effetti mitigatori degli strumenti finanziari e fiscali che il Governo e gli altri attori pubblici hanno messo in campo durante l’emergenza che hanno attenuato la crisi immediata.

Non a caso nei primi 6 mesi di quest’anno la Puglia ha registrato un 25% in meno di iscrizioni al Registro delle Imprese, rispetto allo stesso periodo del 2019, ma anche un -30% di cessazioni.

Vuol dire che molti imprenditori, per ora, si sono messi in pausa, hanno spento i motori in attesa di eventi.

Di qui la necessità, Presidente Conte, Governatore Emiliano di incoraggiare la ripartenza.

Servirà tempo anche per capire quanto gli strumenti del Governo e delle Regioni saranno stati risolutivi e quanto invece dovranno essere corretti.

A questo proposito Presidente Conte, mi consenta di dar voce ad un sentire comune nel mondo delle imprese.

L’erogazione della liquidità alle imprese ha richiesto tempi di lavorazione nelle banche non compatibili con quelli di una situazione emergenziale, destinata a protrarsi.

Da un’indagine a campione del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere, apprendiamo che nel post-Covid quasi 6 imprese su 10 hanno difficoltà di liquidità (il 58,4% del totale); due terzi nel Sud Italia.

Le aziende hanno bisogno di più finanziamenti a fondo perduto, perché i debiti vanno restituiti. Le nostre imprese, già eccessivamente dipendenti dal sistema bancario, hanno bisogno non solo di altre misure ma anche di potervi accedere attraverso canali più agili.

Perché non far entrare in gioco anche Poste Italiane o estendere, ben oltre l’internazionalizzazione, il modello agile e vincente Simest/Sace/Cdp, che coniuga vicinanza alle imprese con la dimensione istituzionale?

Il bando di 15 milioni di euro per i contributi a fondo perduto della Camera di Commercio di Bari ha visto pervenire più di 15mila domande in pochissime ore.

Abbiamo dato il massimo, per quelle che erano le nostre dotazioni finanziarie, ed il numero di domande è il termometro della drammatica situazione che le nostre imprese stanno vivendo.

Le imprese stanno andando incontro a un autunno di profonda e drammatica crisi economica.

Le risorse del Recovery Fund (209 miliardi di euro ndr), di cui un’ottantina o più di miliardi saranno a fondo perduto, saranno disponibili dopo la primavera 2021, mentre quelle del MES1-BEI2-SURE3 potrebbero essere disponibili subito, Unione Europea permettendo.

In attesa dell’ormai, improcrastinabile, Unione Bancaria Europea.

Abbiamo bisogno della chiave da girare affinché il Paese possa ripartire e questi fondi possono esserlo ma solo a fronte di un fattore tempo favorevole.

Dobbiamo portare medici e medicine al capezzale dell’impresa quando ancora può guarire dalla malattia.

Bisogna insomma accelerare la fase della ripartenza, liquidità e fondo perduto ma soprattutto quella dell’avvio delle riforme strutturali e dei grandi piani di investimento.

Abbiamo bisogno di trasformare la ripresa in opportunità per il futuro delle nuove generazioni!

In questa 84esima edizione della Campionaria, il “Pronti, partenza… Fiera” è stata una scelta semplice perché abbiamo voluto comunicare senza troppi giri di parole che siamo pronti a giocare una partita importante, vogliamo essere una squadra. Una squadra che ha i colori della nostra città, della nostra Puglia ma anche del Mondo che si unisce per promuovere uno Sviluppo Sostenibile ed è capace di attuare un programma di azione per le persone, il pianeta e la prosperità nel rispetto degli Obiettivi di sviluppo sostenibile di Agenda 2030.

E’ un impegno che ci assumiamo e che riteniamo sia in continuità con il lavoro che Nuova Fiera del Levante ha cominciato tre anni fa.

In uno spazio dedicato, grazie e con il Comune di Bari, Ministero degli Affari Esteri con partner come la FAO, la Commissione Europea per la Cooperazione, il CiHEAM, Save the Children e l’Associazione Italiana Calciatori, ospiteremo un’installazione interattiva utile a coinvolgere tutte e tutti sui temi della malnutrizione infantile nel mondo e sulla vulnerabilità di bambini e bambine. Lo faremo di fatto a pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Alimentazione che quest’anno coincide con il 75° anniversario della FAO, in un momento storico eccezionale. Doloroso.

Sarà la FAO a Roma ad ospitare in maniera permanente l’installazione che inaugureremo a Bari (qui in Fiera) e nelle settimane successive sarà presentata a Teramo, Prato e Cremona, coinvolgendo le scuole e soprattutto le famiglie, affinché diventino agenti del cambiamento. Del cambiamento sostenibile.

Quello capace di coniugare sostenibilità ed innovazione, sempre, in tutti i settori.

Con questo approccio è stato organizzato il “Salone dell’Innovazione Sostenibile”, una mostra convegno organizzata in collaborazione con il Politecnico di Bari e Unioncamere Puglia, che presenterà una visione del cambiamento tecnologico, scientifico e di mercato, affidandosi a uno spazio “open” che andrà incontro ai visitatori con la sua offerta innovativa (naturalmente nel rispetto delle norme sanitarie vigenti); una innovazione visibile ma anche interattiva. Un esempio per tutti: faremo incontrare una start up dell’Università di Foggia, che con studi di ricerca su batteri permette il tracciamento dei prodotti alimentari riconoscendone l’origine territoriale e quindi la qualità, con gli espositori del Salone Mediterraneo dei Vini di cui vi parlerò tra pochissimo.

Vogliamo interpretare il trend fieristico internazionale. E dunque le fiere non più solo offerta di beni ma anche offerta di esperienze connesse ai temi dello sviluppo.

Proprio come i soci fondatori della Fiera del Levante all’inizio del Novecento sollecitarono una nuova visione delle relazioni commerciali del basso Adriatico, non considerandolo solo una via di transito ma il centro di un “bacino” o di un “territorio integrato”, oggi attraverso il Salone dell’Innovazione vogliamo offrire una visione “glocal” dei nuovi modelli economici.

E siccome l’innovazione si costruisce dalle tradizioni, sulla storia dei territori, abbiamo voluto raccontare in questo spazio uno dei musei internazionali più apprezzati al mondo, il Museo Archeologico Nazionale MARTA di Taranto che ringrazio per la partecipazione.

I capolavori della nostra Puglia sono l’orgoglio di questa nostra Campionaria che ancora una volta ritroverà nell’alimentazione il suo tratto distintivo.

La natura è stata prodiga con la nostra terra, e grazie alle nostre imprese abbiamo prodotti di grande qualità, dalla campagna al mare, ai trasformati.

Siamo “fieri” ed “orgogliosi” dei nostri prodotti e da questa 84^ edizione vogliamo rendere onore anche ai vini pugliesi.

La produzione di vino pugliese è ormai il 20% di quella italiana, un livello paragonabile a quello del Veneto.

Sono 410 aziende vinicole pugliesi. Siamo quasi il 50% al di sopra della produzione media degli ultimi 10 anni, e produciamo oltre il 40% di tutto il vino da tavola italiano.

E’ la vittoria della tradizione, la celebrazione di una vocazione antica del nostro territorio, ma anche il giusto riconoscimento per le scelte innovative dei viticultori e della politiche adottate.

Primitivo, Negramaro, Nero di troia, Castel del Monte, Salice salentino, Susumaniello, per citarne alcuni.

Non sono solo eccellenti prodotti ma un potente strumento di marketing territoriale. Il buon vino sta internazionalizzando le campagne pugliesi, portandole nei calici di tutto il mondo. L’enologia come settore produttivo e commerciale può essere una straordinaria opportunità per i giovani, un futuro possibile per molti di loro. Le nostre campagne hanno bisogno si loro.

In questa Campionaria lanceremo dunque la prima edizione di Be Wine!, il salone mediterraneo dei vini in cui saranno presenti tante eccellenti cantine pugliesi, che ringrazio per la partecipazione. Per la prima volta le promuoveremo in questa Fiera a buyer internazionali, ma anche – e soprattutto – al grande pubblico, a cui spiegheremo come e perchè apprezzarli e preferirli. Grazie anche a tutti coloro che hanno contribuito a realizzarla.

Esalteremo moltissimo l’importanza dell’export per il Mezzogiorno d’Italia ed è per questo che ospiteremo e collaboreremo con l’ITALIAN EXPORT FORUM, che ha scelto Bari e Nuova Fiera del Levante come HUB per nuovi progetti e attività sempre più condivise.

Si, condivisione. Un concetto che mi riporta all’Agenda 2030 sottoscritta dai 193 Paesi membri delle Nazioni Unite ed approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU, che ha come quinto obiettivo la PARITA’ DI GENERE.

Quell’educazione che è al centro di Matria Puglia, che nel segno distintivo di una Puglia che accoglie, ha chiamato a raccolta 100 donne del Mezzogiorno d’Italia e del Mediterraneo per scrivere una proposta condivisa per lo sviluppo dei Sud del Mondo, a cominciare da quello del nostro Paese. Per candidarsi ad essere nuove interlocutrici dell’indispensabile riattivazione dei settori più colpiti dalla crisi causata dalla pandemia, e combattere quel divario di genere che in questi mesi si è evidentemente acuito.

Sono le prime 100 donne che con la Prima Assemblea Mediterranea di Matria Puglia che si conclude oggi, aprono un confronto che ogni anno si rinnoverà proprio qui in Fiera per evidenziare che nel mondo, e particolarmente nei Sud del Mondo, la leadership anche delle donne e la piena partecipazione alle economie e alle società, sono fondamentali per guidare un futuro sostenibile.

Il Recovery Found può fare molto per il riequilibrio dei rapporti di forza fra uomini e donne e ridurre la forbice tra i tassi di partecipazione al mondo del lavoro.

In conclusione presidente Conte:

Fu la Camera di Commercio di Bari, dopo la lunga parentesi bellica, fra la fine degli anni Quaranta e gli anni Sessanta, a dare impulso al rilancio della Fiera del Levante, dopo tante devastazioni e dopo l’occupazione anglo-americana.

E’ stata la Camera di Commercio di Bari nel recentissimo passato a far propria la sfida della “rilancio” della Fiera del Levante, insieme a Fiere Bologna.

Le Camere di Commercio possono svolgere un ruolo utilissimo di catalizzatore a livello locale, di raccordo tra i diversi soggetti per coordinarne gli interventi ed evitare inutili dispersioni. Punto privilegiato di ascolto e di interpretazione delle istanze delle imprese per dare voce soprattutto a quelle più piccole; collegamento, grazie alle associazioni di categoria, tra territori e reti globali; punto di ideazione e di animazione di nuove progettualità, di raccordo tra le linee di intervento del Governo e di tutte le Istituzioni e la miriade di piccole e micro imprese.

E permettetemi di fare un ringraziamento al Governo e al Presidente del Consiglio per la disposizione inserita nel decreto di agosto sulle Camere di commercio.

Parlo dell’articolo 61 Presidente, Sig. Ministro Patuanelli, che fissa il termine ultimo per completare gli accorpamenti e restituisce certezza sulla conclusione del percorso di riforma degli enti camerali che va avanti da ben 5 anni.

Nonostante la riforma abbia avuto il via libera dalla Corte Costituzionale sono stati presentati al Senato alcuni emendamenti che puntano a lasciare tutto come prima, anche da chi ha sostenuto negli anni questa riforma avviata ormai nel 2014.

La difesa degli interessi locali non può bloccare questo percorso che ormai è andato avanti e ha portato all’accorporamento di 46 Camere di commercio.

Così si penalizzerebbero quelle Camere che hanno rispettato la legge e, con sacrificio, hanno proceduto alle fusioni.

Concludere il riordino significa dare sicurezze alle Camere di commercio, proprio in un momento in cui le imprese ne hanno più bisogno.

Ci auguriamo davvero che questa disposizione rimanga inalterata nell’esame parlamentare e non ci siano modifiche ulteriori e soprattutto ulteriori proroghe.

Il resto della ripartenza ,Presidente, dipende dalle tante riforme necessarie, in particolar modo da quella fiscale che abbassi le tasse degli italiani, non aumenti l’Iva, ridisegni l’Irpef, azzeri l’Irap o riduca il cuneo fiscale-contributivo per le imprese, le dalle strategie da realizzare con i fondi europei.

Anche quest’anno, nonostante tutto, abbiamo voluto essere qui per non spezzare la catena di valori e tradizioni che la Campionaria custodisce e rappresenta da quasi un Secolo per l’intera comunità pugliese e per il Mezzogiorno. Ci siamo e ci saremo sempre. Con orgoglio e con coraggio.

Grazie ancora a tutti

Presidente Conte, grazie ancora, a lei la parola

La invito ad inaugurare la 84^ edizione della Fiera del Levante

Grazie

1Fondo concepito per emettere prestiti agli Stati membri dell’Eurozona sulla base di condizionalità “rigorose”, per consentire l’erogazione, è previsto che il Fondo richieda la firma di un Memorandum of understanding, di un accordo scritto in cui lo Stato richiedente si impegna a introdurre delle misure, imposte dal board del MES stesso, volte a rendere sostenibile il debito pubblico. La creazione di un nuovo tipo di linea di credito “pandemica”, con l’unica condizionalità per il solo accesso al fondo di sottoscrivere l’impegno a utilizzare i fondi esclusivamente per le spese sanitarie, dirette e indirette, entro il limite del 2% del PIL (per l’Italia 36 miliardi circa potenziali

2 Istituzione finanziaria multilaterale — ossia una banca dei paesi europei, diversa dalla Bce, perché è finanziata attraverso i contributi degli Stati Membri e si occupa di offrire prestiti alle piccole e medie imprese (PMI), oltre che di investimenti in tutta l’UE attraverso il Fondo di Investimento Europeo (EIF, in inglese)

3 Fondo straordinario e temporaneo istituito per mitigare i rischi di disoccupazione

ed emergenza.